mercoledì 11 agosto 2010

L'Agenda sostenibile...almeno per l'ambiente! QUO VADIS!

Qualche giorno fa stavo vagando per le LIBRERIE FELTRINELLI in cerca della assoluta protagonista della nostra vita quotidiana: l'AGENDA.
Insomma, avvicinandosi settembre, nonstante non abbia ancora fatto le mie beneamate ferie, ho sentito l'impellente necessità di comprare la nuova agendina 13 mesi... perchè è da settembre che partono i buoni propositi, giusto?

Bene, la mia ricerca di ecosostenibilità non si è fermata nemmeno questa volta, nemmeno dinnanzi alla cara vecchia SMEMO, perchè l'occhio è caduto immediatamente su di lei:







Si chiama EQUOLOGY ed è la nuova ECOAGENDA di QUO VADIS.

Perchè è nata? Perchè QUO VADIS ha sentito la necessità di impegnarsi in un ambito, quello della salvaguardia ambientale, che dovrebbe vedere tutti protagonisti e tutti coalizzati per il benessere del nostro ecosistema. L'impegno quotidiano per il rispetto del Pianeta Blu parte dalle anche dalle piccole cose, da minuscole scelte che però possono dare lo START al vero cambiamento.

Con una premessa del genere, scoprire i materiali con cui è stata prodotta la nostra agendina è un vero piacere:

- 100% carta riciclata e certificata BLUE ANGEL


- copertina biodegradabile senza degrado nell'uso: più del 90% della copertina si decompone in 155 giorni dopo averla messa nel compost;

- stampa che rispetta i criteri di qulità del marchio IMPRIM'VERT


- inchiostri 100% vegetali.


Vi dico anche che la copertina è disponibile in altri tre colori, oltre al nero:

Si ringrazia QUO VADIS per le immagini utilizzate in questo post


Cara Agendina, diventerai sicuramente più simpatica a me ed alle mie membra stressate...quindi sai che ti dico? Che sei... APPROVATA!

lunedì 2 agosto 2010

Ecomusic con JACK JOHNSON (Intervista ad Ale di C&C)

La musica è spesso un ottimo veicolo di messaggi. Di diverso tipo, ovviamente. Ci sono cantanti che parlano di politica, altri che parlano di problemi sociali, e così via.



Jack Johnson porta con sè sole, mare e...ambiente. Per questo mi piace e per questo voglio farvelo conoscere.
Ma per parlarvi di lui, ho chiamato Alessandra, una delle fans numero uno di JJ, un'amica, una meravigliosa blogger di successo per il fashionblog Cool & Contagious.

Spero che questa chiacchierata vi piaccia, tanto quanto è piaciuta a me :)




Ciao Alessandra! Innanzitutto i miei migliori complimenti per il tuo blog.
Come sai, ti ho contattata per un'altra tua grande qualità: quella di essere fan di Jack Johnson.
Hai voglia di parlarci brevemente di lui e di ciò che ti ha colpita ascoltando la sua musica e seguendo il suo personaggio?

Jack, classe 1975, è un hawaiiano doc, un surfista figlio d’ arte che purtroppo (o per fortuna!) si vede costretto ad abbandonare le competizioni  all’ inizio della carriera professionistica a causa di un grave incidente durante una gara.  Arriva così in California, dove si laurea in cinematografia e comincia a girare lungometraggi e video legati al tema del surf, per cui scrive anche le musiche. Da li al successo è stato un attimo:  i suoi documentari cominciano a ricevere premi e Jack decide di concentrarsi sulla musica. Per tutto il resto, i suoi 5 album possono parlare da sé. Se dovessi descrivere Jack Johnson in una parola direi: genuino. E’ lontano dallo star system, sembra interessargli solo suonare, surfare, stare con la sua famiglia. Ai concerti lo si vede sempre con le stesse 2-3 magliette e in infradito. E’ anche un gran figo, ha una voce emozionante ed è un maestro con l’ ukulele, strumento che io adoro.

Notevole fin qui...ma proseguiamo.
E' vero che Jack Johnson è impegnato a favore dell'ecosostenibilità?Ed in cosa consiste il suo impegno?

Jack è il numero uno in impegno per l’ ambiente. Ha fondato con la moglie la Kokua Hawai'i Foundation per supportare l’ educazione all’ ambiente nelle scuole hawaiiane. Poi c è All at once, portale green che raggruppa 150 organizzazioni no-profit e che attraverso il social network spinge a essere attori del cambiamento della situazione globale  sostenendo principalmente due campagne: Sustainable Local Food Systems and Plastic Free Initiatives (piantate un giardino e smettete di usare bottiglie di plastica!)
Non contento, Jack, dona anche i profitti dei suoi tour (che sono a bassissimo impatto sull’ ambiente, grazie all’ utilizzo di energie alternative) e dei rewards che ottiene alla Johnson Ohana Charitable Foundation, che promuove l’ educazione musicale, artistica e il rispetto per l’ambiente.
Ultima cosa: Jack registra i suoi album nei suoi studi The Mango Tree, alle Hawai e The Solar Powered Plastic Plant, a Los Angeles, entrambi solar-powered.
E’ o non è figo? Il fenomeno del climate change gli sta molto a cuore. Che fine potrebbero fare le sue onde fra qualche anno?
 

E' assolutamente un figo!!E fa bene a prendersi cura delle sue amate onde!
In occasione dell'uscita di "To The Sea", l'ultimo suo lavoro discografico, è stata rilasciata una versione limitatissima del disco....qualcuno mi ha detto che tu la possiedi...ti va di descriverla?



Quella che possiedo io (un azzeccatissimo regalo di compleanno)  è il “Summer fun pack” un’ edizione limitata di merchandise eco-friendly (ce ne sono solo 500) che contiene: il cd di “To the sea”, un telo da spiaggia e una borsa di tela in cotone organico e il pezzo che preferisco, una bottiglia/borraccia di alluminio che sostituisca le bottigliette di acqua di plastica.

Vorrei farti una domanda legata al tuo essere fashionblogger, quindi espertissima di tutto ciò che è... cool and contagious. Credi che si riusciranno a conciliare gli aspetti etici/ambientali con tutto ciò che riguarda uno stile di vita glamour? Credi che questi due mondi riusciranno ad intersecarsi in modo permanente? Ed infine, hai notato una riflessione significativa, o l'inizio di un nuovo percorso, da parte dell'ambiente della moda?

Sono tanti i brand che si stanno impegnando nell’ eco-fashion: la maggior parte sono stilisti emergenti che fanno del re-use o dell’ utilizzo di fibre vegetali i punti forti delle loro collezioni.
Ma anche i marchi più grossi iniziano a dedicare parte dei loro sforzi a creazioni  eco-friendly: Adidas, con Grun, che propone scarpe e abiti in materiali riciclati e fibre naturali; Vivienne Westwood, che ha fatto sfilare le eco-bottigliette (come la mia!) prodotte con Sigg; Oscar de la Renta e Diane Von Furstenberg che utilizzano bambu e cocco per i loro tessuti; Alanis Morrisette che ha creato Reco Jeans, linea di jeans riciclati.
Anche lo shopping online aiuta chi vuole rispettare l’ ambiente. Yoox, il colosso dell’ e-commerce, ha una sezione tutta verde, che si chiama Yooxygen, piena di proposte e di consigli su come vivere la moda in modo ecologico.
La cosa interessante è che sempre più attori/cantanti/personaggi dello show biz  si impegnano attivamente e in prima persona in iniziative che difendono l’ ambiente e hanno un ruolo molto importante da testimonial, cosa che, a braccetto con l’ impegno dei grandi brand, sta cominciando a far nascere anche nei fashionisti una nuova consapevolezza. Noi di C&C appoggiamo pienamente questa tendenza, e dobbiamo dire che il lato “eco” delle star contribuisce a renderle molto più sexy e interessanti, “belli e bravi” come direbbero le nostre nonne!
E non escludiamo il fatto che fare del bene all’ ambiente è un’ ottima scusa per fare shopping ;)


Grazie Ale!
Spero che il tuo intervento in un ecoblog, faccia aumentare il desiderio di rispetto ambientale anche da parte di chi solitamente vede la questione come un'enorme perdita di tempo! 

La nostra Ale ed il "suo" JJ sono ovviamente APPROVATI!