domenica 23 novembre 2014

Film che fanno Ambiente #1

Attenzio'! Recensio'!

Oggi vi parlo del film "Tracks - Attraverso il deserto", diretto dal regista John Curran, che racconta la storia vera di Robyn Davidson, che nel 1977 decise di attraversare il deserto australiano in compagnia di 4 cammelli addestrati e del suo cane.







La protagonista del film è Mia Wasikowska, davvero perfetta nel ruolo di una giovane fricchettona, presa da una tipica crisi generazionale ed in ricerca di un suo posto nel mondo.
Il contatto con la natura, in una delle sue più estreme sfacettature, sembra essere una buona cura per la giovane Robyn, che decide di prepararsi all'impresa iniziando a lavorare in un allevamento di cammelli, dove apprenderà gran parte di ciò che le sarà utile per il prosieguo della sua avventura.

Entreranno in gioco altri personaggi ad accorrere in suo aiuto, soprattutto il fotografo del National Geographic Rick Smolan, che immortalerà per conto del proprio giornale questa incredibile traversata, consentendo a Robyn di disporre di tutto il materiale necessario per poter proseguire senza intoppi.



Il film è una carrellata di immagini bellissime, che mostrano nella sua magnificenza il deserto australiano, la vita indigena, la purezza dell'ambiente incontaminato.

Inoltre è un percorso interiore che ci obbliga a riflettere sulla effettiva necessità di alcuni benefits di cui oggi sembra proprio non si possa fare a meno o di cui si abusa.

Fatemi sapere cosa ne pensate, io l'ho apprezzato molto e penso che leggerò l'omonimo libro che ha aiutato questo film a prendere forma.

Ed ecco un po' di foto... originali del 1977 e tratte dal film :)









giovedì 20 novembre 2014

Adotta una zolla! (a prova di pollice nero)

Ecor, NaturaSì e CuoreBio, tre marchi leader dell'alimentazione biologica, si sono uniti in un meraviglioso progetto: ADOTTA UNA ZOLLA.



Questa iniziativa permette di sostenere concretamente il lavoro di quattro Aziende che coltivano in modo biologico certificato, situate nel centro-sud Italia: l’azienda agricola Simmarano a Montescaglioso (Matera), l’azienda agricola Ranaldo Vincenzo a Ginosa (Taranto), l’azienda agricola Cosmo Bio a Palagianello (Taranto) e l’azienda agricola Fattoria di Vaira a Petacciato (Campobasso).


Ecco come funziona:
Fino al 12 gennaio 2015, hai la possibilità di adottare un pezzetto di terreno di una delle Aziende Agricole aderenti all'iniziativa, versando 50€ dopo aver scelto la zolla da adottare, pagando la quota direttamente tramite il sito internet dedicato.

Probabilmente starete pensando che 50€ sono tantine, ma la cosa bella di questa iniziativa è che le 50€ vengono restituite in 5 buoni acquisto da 10€ l'uno, da spendere nei negozi NaturaSì o CuoreBio facenti parte di questo elenco.



I buoni possono essere spesi dopo 3 mesi  e sono validi per 3 mesi. Inoltre, alla fine del raccolto, chi ha partecipato all'iniziativa, riceverà una cassettina con una selezione di prodotti dell'Azienda Agricola che si è deciso di sostenere.


Ah, non perdetevi i racconti degli Agricoltori, pubblicati sul Diario del Campo : fanno emozionare e sono un ottimo modo per seguire il prosieguo del loro lavoro.


Vi saluto, ora: vado a scegliere la mia zolla :)




martedì 18 novembre 2014

La Scimmia Yoga:un'intervista zen!

Sono riuscita ad intervistarla! Chi? La Scimmia Yoga più zen che ci sia! :D
In realtà, penso che conoscere la storia di Sara Bigatti possa essere di ispirazione per molte persone interessate a creare una professione innovativa ed un po' eco-fricchettona, soprattutto in un periodo così particolare, come quello che stiamo vivendo.

E via! A voi l'intervista :)




Ciao Sara! Innanzitutto GRAZIE per aver accettato l'invito, grazie perchè i miei addominali ringraziano ogni giorno la tua esistenza, anche gli altri muscoli del mio corpo, la mia mente ed i miei sette chakra. E grazie per la tua idea, la Scimmia Yoga, che permette allo yoga di arrivare a tutti coloro che desiderassero avvicinarvisi.


Partiamo con l'intervista... ho troppe cose da chiederti, ma mi piacerebbe sapere come mai hai scelto di chiamare il tuo progetto "La Scimmia Yoga".

Quando ho iniziato questo progetto, ho per prima cosa messo nero su bianco quelle che sarebbero dovute essere le sue caratteristiche. Volevo avere bene chiari in mente i punti chiave da comunicare, in modo che in tutto, dalla grafica al logo e ovviamente anche nei video, trasparisse la mia maniera di vivere lo Yoga.
Per me l’incontro con questa disciplina è stato un momento di radicale cambiamento, che ha portato gioia e tantissima energia nella mia vita.Il nome del progetto quindi doveva interpretare questa vivacità, essere qualcosa di diverso e divertente...insomma che fosse un biglietto da visita che mi presentasse per come sono veramente.
Il nome e il disegno del logo, sono due cose che ho scelto e creato personalmente, quindi chiaramente mi rappresentano e mi identificano e mi hanno dato la possibilità di dare un carattere molto distintivo a tutto il progetto.




Hai già raccontato in un video come ti sei avvicinata a questa splendida disciplina, ma hai voglia di riassumere un'altra volta la tua storia a me ed ai lettori del blog?

L’incontro con lo Yoga ed in particolare con il Vinyasa, lo  stile che insegno, è avvenuto nel momento in cui credo ne avessi più bisogno. Dai 25 ai 28 anni ho vissuto a Londra, passando tre anni meravigliosi e intensi, ma allo stesso tempo estremamente stressanti. Lo stile di vita e l’ambiente diciamo un po’ ‘aggressive’ londinese, mi hanno reso una persona di cui non andavo molto fiera, sempre arrabbiata e nervosa, con una dieta totalmente sregolata e soprattutto con troppe serate passate al pub.
Iniziare a fare Yoga, mi ha fatto scrollare di dosso tutte queste cose, mi ha fatto capire che per stare bene la prima cosa era che io stessa mi volessi bene! Chiaramente il cambiamento non è stata una magia, che si è avverata da un giorno con l’altro, ma già dalla prima classe ho avuto la sensazione di aver trovato ciò che mi serviva per tornare a respirare e a godermi la vita...insomma la magia era comunque nell’aria!





Quando hai capito che avresti voluto insegnare Vinyasa Yoga? C'è stato un evento che ha fatto "scattare la molla"? E come mai scegliere Internet e YouTube, un mondo molto poco spirituale, per diffondere una pratica così "elevata"?


Non c’è stato un evento che mi ha fatto capire che avrei voluto insegnare, ma più che altro è stato un percorso.
Quando ho iniziato il corso di formazione, lo stimolo principale è stata la curiosità di conoscere più a fondo un modo così interessante e vasto quale è lo Yoga. Quasi automaticamente poi ho iniziato con le prime lezioni e ho capito che anche l’insegnare era un modo per vivere e approfondire lo studio dello Yoga.
La decisione di iniziare un progetto di insegnamento online è arrivata molto dopo ed è nata anche questa volta da un viaggio. Quando ho lasciato il Messico per trasferirmi a Bali, ho pensato che avrei voluto trovare un modo per continuare a insegnare, nonostante il mio stile di vita nomade, e quindi ho iniziato a pensare alla Scimmia Yoga. Lo so, comunicare via Internet e vedere il proprio insegnante su uno schermo non è lo stesso che poterlo avere affianco, ma ho cercato di rendere la mia presenza online il più ‘umana’ possibile. Per me è sempre stato importante avere un insegnante a cui poter far riferimento per rivolgere le mie domande e quindi ho sempre invitato i miei studenti a contattarmi e a scrivermi. Quello che ho cercato di fare insomma, è di far capire che dietro al progetto c’è una persona vera, disposta ad ascoltare e ad essere di supporto.


Quale pensi sia il valore aggiunto del tuo modo di insegnare?



Parlando di insegnamento online, penso che un valore aggiunto dei miei video sia l’accuratezza nella descrizione delle posizioni. Credo che sia veramente fondamentale dare delle indicazioni il più chiare possibile, in modo da rendere i video più utilizzabili e di facile comprensione. 




Come tu e lo Yoga vi conciliate con l'ecosostenibilità, all'ambiente, alla natura?

Il primo degli Yamas, le regole etiche degli yogi, è Ahimsa, che significa non-violenza. Nel significato di questa indicazione sta l’essenza del modo di vivere che un praticante dovrebbe seguire. Non-violenza significa rispetto nei confronti di tutto il mondo che ci circonda, è un invito a vivere con amore e agire con consapevolezza.
Meditare su questo insegnamento e applicarlo nella vita di tutti i giorni, vuol dire comprendere di essere parte di un insieme, le cui parti si muovono e respirano all’unisono e che se viene fatta violenza anche ad una sola di queste parti, il tutto ne risentirà.


Quali sono le azioni ecosostenibili della tua quotidianità? Ce ne sono alcune che pensi possano essere suggerite anche al più pigro dei pigri? Al più ottuso degli ottusi? Al devastatore del pianeta più devastante?


Beh un’azione di cui vado fiera è stata la completa eliminazione della macchina in favore della bicicletta, ma credo che già questa vada ad escludere i super pigri!
Una cosa credo sia di più semplice realizzazione, riguarda il modo di fare la spesa. Da diversi anni ormai cerco di evitare o per lo meno ridurre al minimo la spesa fatta nei supermercati, in favore di commercianti e produttori che lavorano sul territorio. Ammetto che il conto della mia spesa è diventato un po’ più caro, ma per lo meno non finanzio le multinazionali che schiavizzano gli agricoltori e ciò che mangio è locale, di stagione e soprattutto non ha causato sofferenze a persone o animali. 




So che la definizione di "Fricchettona 2.0" ti è piaciuta particolarmente... ma se dovessi guardare al tuo percorso personale e cercare un termine che ti descriva, che vocabolo (anche inventato) utilizzeresti?

Ah si Fricchettona 2.0 mi ha fatto veramente ridere e mi sembra un’ottima definizione.
Non è facile trovare un altro vocabolo, ma posso dire che il termine ‘nomade digitale’ mi calzi molto bene, visto che unisce il mio modo di lavorare e quello di vivere in giro per il mondo.


Una tua passione che esuli dallo Yoga?

Quando non faccio yoga o non sono davanti al computer, adoro leggere. Sono una super appassionata di gialli, anche di vecchia data (ho letto tutto il leggibile di Arthur Conan Doyle e di Giorgio Scerbanenco), ma leggo veramente di tutto, compresi chili e chili di manga. Ora mi sono lanciata alla scoperta dei libri di Tiziano Terzani e più leggo più me ne innamoro.




Dimmi qualcosa di cui vorresti parlare e che non è emersa dall'intervista... (Marzullo direbbe: fatti una domanda e datti una risposta)



E’ incredibile quanto si possa diventare famosi non facendo una domanda ;-)
Un cosa che quasi nessuno chiede agli insegnanti è se e come stanno continuando a studiare. Potrà sembrare banale, ma invece credo che sia bello sapere che un insegnante è prima di ogni cosa un assiduo studente. Nello Yoga in particolare far capire che non c’è un momento in cui si è arrivati e si sale in cattedra, ma che lo studio e la pratica non hanno mai fine, a mio parere è un ottimo messaggio per tutti i praticanti. Io personalmente continuo a studiare sia Vinyasa con la mia maestra, che altri stili, tra cui l’Ashtanga, con altri insegnanti. Spero poi con il prossimo anno di avere la possibilità di seguire un nuovo corso di formazione; il mio sogno sarebbe quello di farlo in India, chissà se riuscirò a partire per questo nuovo viaggio! 




Grazie ancora per avermi dedicato il tuo tempo. Sei una persona splendida e sono felice che tu sia la Maestra Yogi di Happy World Of Conscience :D

lunedì 13 ottobre 2014

La Festa del Riciclo

Qualche settimana fa mi sono aggirata per le vie di Milano in sella alla mia bici ed in compagnia di un'amica ... e ci siamo imbattute in una meravigliosa Festa del Riciclo, che ha occupato tutto c.so Buenos Aires per una giornata intera, replicando la bella edizione del 2013:



Ovviamente questo genere di fiere sono, per me, il parco dei divertimenti per eccellenza.


Ma vorrei guardare con voi il Sito Ufficiale degli organizzatori di questa bellissima festa, soffermandomi sulle cose che mi piacciono di più.
A parte l'elenco dettagliato di tutti gli espositori, diviso per edizione e location, utilissimo quando si è visto qualcosa di proprio gusto, di cui non si ricordano nomi e dettagli, sono stata colpita dallo store online.




Guardate che meraviglia il bicitavolo:


RIDE THE TABLE

Oppure, vagando nella sezione dedicata ai gioielli, come non farsi conquistare da questa idea ricavata da una "fusione" di materiali?

COLLANA FUSION

E ancora, ecco un bellissimo handmade e green Portaorecchini da riciclo di materiali:

PORTAORECCHINI

L'idea di creare uno store online dove il fruitore della Festa possa ritrovare i prodotti visti durante la fiera, è ottima e vale la pena sfruttarla o quantomeno seguire la Pagina Facebook de La Festa del Riciclo per rimanere aggiornati sui prossimi eventi e sulle future novità dello Store!

mercoledì 1 ottobre 2014

Ecco le cose che piacciono a me.

Correre in mezzo alle foglie secche, colorate di autunno, castagne e amaranto.


Seguire un'alimentazione sana e vegetariana, da tanti anni, ma avere sapori nuovi da conoscere e sapori "vecchi" da continuare ad amare.


Acquistare prodotti artigianali di amici o di persone che ce la mettono tutta.
Le feste del riciclo, che per me sono come andare a Gardaland.
Le manifestazioni festose a favore della salvaguardia ambientale.

Svegliarmi la domenica mattina presto e fare 40 km in bicicletta, scoprendo posti surreali.


Scovare, girovagando, un numero crescente di ristoranti vegani e vegetariani.
Incontrare casualmente tanti amici, come se vivessi nel paese più piccolo del mondo.

Progettare gite fuori porta, verso valli e montagne presto innevate.


Scrivere questo blog, col poco tempo che ho, con tutto l'amore che ho.
Scoprire che #zerosbattimento è una missione di vita da molto tempo.
Sentirmi felice e fiera di me stessa e di quello che cerco di fare, con o senza errori.
Mangiare dolci e non ingrassare... ah no...scherzavo :D

Fare Yoga.

Fare sport e sentire il corpo felice per questo.
Cantare mentre vado in bicicletta.

Immaginare cose assurde, storie incredibili, progettare azioni mirabolanti ed avventure senza eguali.
E poi andare a dormire. E sognare.
E svegliarmi la mattina con nuove cose da inserire in questo elenco.



Anche questa è sostenibilità: l'amore per le piccole cose.




lunedì 29 settembre 2014

La Scimmia Yoga

Sostenibilità ai tempi della crisi è anche trovare un'attività sportiva che giovi al corpo, ma anche alla mente, che sia economica e che sia in armonia con l'ambiente... et voilà, lo Yoga!



Sì, lo so, direte che è costosissimo, o in orari difficili da conciliare coi vostri impegni, o in palestre troppo scomode...bla bla bla.
Ma intuirete che se ne parlo, è perchè ho una soluzione sostenibile al 100% .

Voglio presentarvi infatti  Sara Bigatti ed il suo progetto "La Scimmia Yoga" !




                      

Sara è un'insegnante di Yoga, che ha pensato bene di preparare dei tutorial facili da seguire, pubblicandoli su YouTube. Il grande successo del suo canale, sempre in aggiornamento, è stato accompagnato da quello del primo corso di Vinyasa Yoga, composto da 6 lezioni, scaricabili dal suo sito internet previa sostenibilissima offerta (di massimo 30 euro). Ma non solo: Sara ha pubblicato anche un utilissimo libro, che si pone come guida perfetta per praticare le sue lezioni di Yoga anche in mancanza di pc.




Personalmente ho comprato tutto e sono una cliente soddisfatta per vari motivi:

1) posso praticare una disciplina completa grazie alle semplici lezioni di una Maestra davvero preparata e competente.

2) posso praticare Yoga a qualsiasi ora del giorno e della notte, seguendo le mie personali disponibilità di tempo, senza andare chissà dove, ma rimanendo comodamente a casa.

3) posso praticare questa attività, senza sacrifici economici particolari: tra libro e corso ho speso 45 euro.

4) posso contare su un'insegnante interattiva, perchè risponde a tutte le email ed è presente sui social network, come una vera Fricchettona 2.0 .


 


Vi invito a fare un piccolo sforzo, cominciando coi video tutorial di Youtube: vi sentirete molto presto più sereni, in forma ed in armonia col mondo esterno. E poi, Sara è fantastica... e ve ne darò presto ulteriore conferma!

giovedì 25 settembre 2014

Pausa pranzo da JuiceBar!

Nella frenesia cittadina, nel marasma degli stili nutrizionali sempre più diversificati, nella giungla delle intolleranze alimentari, esiste un posto dove ogni ipotetico problema legato al cibo ha facile ed immediata soluzione: JUICEBAR!





Ammetto di essere una cliente affezionatissima di uno dei loro ormai numerosi punti vendita .
Spesso, di mattina, dopo una salutare quanto stressante pedalata nel traffico milanese, mi concedo un loro ottimo caffè, servito in tazza grande e con un assaggio di frozen yogurt come accompagnamento.


Ma vorrei focalizzare il racconto di oggi sul pranzo che ho gustato qualche giorno fa, scelto tra le tante golose opzioni proposte dal locale.



Essendo in compagnia di un'amica con alcune necessità alimentari particolari, abbiamo optato per una salvifica Super Salad, ovvero un'insalata molto sostanziosa composta da cinque ingredienti a scelta, in aggiunta alla lattuga, già inclusa, e servita con l'accompagnamento di pane carasau integrale.



Il tutto viene condito a scelta, poi confezionato in un contenitore di plastica (peccato che non sia plastica riciclata), con posate annesse e tovaglioli di carta riciclata, il tutto posto in un sacchetto di carta, riciclata anche lei.

Io vi mostro la mia Super Salad: Tofu, barbabietola, zucca, carote, cavolfiore e lattuga, il tutto condito con olio evo e mix di semi. Adoro!


E per dessert, uno smoothie "Tutto Bosco", scelto tra i tanti prodotti disponibili e subito pronti da asporto.



Un ultimo appunto: voglio davvero complimentarmi con i ragazzi che lavorano presso il JuiceBar, perchè mi regalano sempre sorrisi e gentilezza, come raramente se ne trovano tra i palazzi ed i musi lunghi della città.

Healthy is possible! Senza sbattimento :)